La bibliografia storica che va dalla fine del 1800 agli anni ’70 del 1900 ha cercato di spiegare l’origine della chiesa di Santa Croce basandosi su tre principali punti:
- intorno al Mille i monaci benedettini dell’abbazia di Santa Maria di Felonica avrebbero bonificato il territorio arrivando fino a Santa Croce dove avrebbero edificato una grangia ossia un’azienda agricola alle loro dipendenze;
- nel 1074 Matilde di Canossa avrebbe fatto costruire una chiesa, corrispondente all’ attuale abside -presbiterio;
- nel 1479 il vescovo di Mantova Francesco Gonzaga avrebbe consacrato la nuova chiesa dei benedettini ottenuta prolungando quella antica.
Secondo lo studioso S. Savoia, più volte citato e al quale anche qui facciamo riferimento, queste ipotesi non trovano conferma negli archivi storici mantovani, sia ecclesiastici che civili; soltanto la data del 1479 proposta dal Mantovani è verosimile.
Il più autorevole sostenitore ottocentesco di questo collegamento fra la chiesa di Santa Croce e l’abbazia di Felonica è A. Portioli (1)
Negli anni settanta un gruppo di studiosi locali riprendono l’ipotesi del Portioli e collegano la chiesa di Santa Croce al “movimento benedettino di rinascita urbanistico architettonica, sviluppatosi nel territorio mantovano attorno al mille sotto il patrocinio dei Canossa”. Essi si basano principalmente sugli elementi architettonici e figurativi e non su fonti documentarie precise optando per “per una ricostruzione approssimativa dei tempi e dei modi” in cui si è formata la grangia di Santa Croce, non ritenendo comunque di poter scartare l’ipotesi suddetta. (2)
(1) A. Portioli, Le chiese dipinte del mantovano, Mantova 1881
(2) C. Balista-A. Depretis-T. Bonini-L. Zapparoli, Santa Croce del Lagurano (dalle origini al XVI ….secolo), Mantova 1974