Un film di una straordinaria sceneggiatrice teatrale italiana, Emma Dante.
Emma Dante lo ha fatto di nuovo, ha pescato nel 'mare di Sicilia' e nel suo 'malessere' la verità umana, quella in carne e sangue, mai astratta e mai triviale.
La vulcanica regista ha costruito negli anni un'opera imponente fra teatro, lirica e letteratura, abitata da nonne, zie, mamme sovente sottomesse agli uomini. Per Emma Dante il teatro e il cinema sono mezzi per esorcizzare la loro scomparsa e per denunciare le loro vite sacrificate. Misericordia, già acclamato spettacolo teatrale, si inscrive nella vena più sociale dell'autrice e in una casa miserabile dove le sue eroine allevano Arturo, eterno fanciullo che non parla ma gira, gira su stesso, innocente e gioioso. Piegate nella sofferenza o esaltate nella gioia si stringono come Erinni di fronte all'ingiustizia e contro l'orco che minaccia la 'culla'. Le madri di Arturo non sono delle sante, si tirano i capelli, si urlano addosso e rovesciano sullo schermo un fiume di rifiuti sublimati. Lavorano a maglia e vendono a poco prezzo quei loro corpi stanchi e magnificati dalle loro stesse imperfezioni. Votata a un sistema creativo fondato sulla rielaborazione favolistica del mito, Emma Dante inserisce nella tradizione del neorealismo italiano una forma puramente teatrale in cui il corpo è sovrano, energia, scintilla. Non si tratta di una rappresentazione naturalistica della povertà, della disabilità e della violenza ancestrale sulle donne ma di un gesto artistico che disegna con la luce, il mare e gli elementi intorno. E poi ci sono le canzoni, le filastrocche, il dialetto, la lingua degli esclusi e dei poveri che non comprendiamo più e che le sue attrici, Simona Malato, Tiziana Cuticchio e Milena Catalano, masticano e spuntano con cuore grande e grandi bocche.
Capitol Multisala
Giovedì 21 Dicembre ore 21.15
Venerdì 22 Dicembre ore 15.00