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Vita Comunitaria

L'olio della speranza

Spunti dalla lettera del vescovo Marco alle comunità cristiane

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Qualche tempo fa il vescovo Marco ha inviato una lettera alle comunità cristiane. A conclusione dell’Anno liturgico ne pubblichiamo di seguito alcuni spunti

Cari fratelli e sorelle,

come cristiani siamo chiamati a lenire il dolore, le ferite di questo tempo di pandemia anzitutto usando l’olio della preghiera per chi soffre, nel corpo e nell’anima, e per chi si prende cura di loro. Poi l’olio della compassione che protegge i più deboli non solo dal contagio ma anche dall’isolamento: si muore per il virus ma anche perché ci si lascia andare, specie gli anziani soli. Se qualcuno accogliesse un “ministero di prossimità” scegliendo tre persone di cui prendersi cura nelle prossime settimane con telefonate o altri mezzi possibili, insieme potremmo rappresentare un efficace antidoto contro le solitudini.  Le figure adulte di genitori, insegnanti, educatori non lasceranno mancare l’olio della robustezza ai più giovani che vanno sostenuti per affrontare una circostanza che sottrae loro legami e opportunità. La pandemia poi crea nuovi poveri sotto i nostri occhi: ogni famiglia ha il suo olio della generosità da riversare attraverso gesti diretti o donazioni a organismi caritativi.

 Cari amici, la speranza dei cristiani è la voce rassicurante del Signore Gesù che ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare coloro che si trovano in qualsiasi genere di afflizione (2Cor.1,3-5). La speranza di chi dice di non sentire questa voce rassicurante puoi essere tu. Siamo alleati della speranza di chi è a corto di speranza. E’ il senso del nostro esserci come cristiani in questo tempo pesante della pandemia da cui ci auguriamo di uscire tutti più saggi, in un mondo rifiorito di speranze nuove.  

Vi ricordo uno per uno e prego per tutti.

                                                                       

Diocesi di Mantova