Come tradizione il Tempo di Avvento è occasione provvidenziale per mettere al centro delle nostre riflessioni e delle nostre azioni l’attenzione all’altro, in particolare nei confronti di chi sente con maggiore pesantezza la fatica del vivere resa ulteriormente complicata da questo tempo di pandemia e di isolamento che ingigantisce paure e disuguaglianze.
La nostra Caritas di Unità Pastorale ha pensato di attivare questa attenzione proponendo un percorso che, chi vorrà, potrà fare seguendo alcuni spunti che, man mano, troverà in giro per le diverse chiese.
La provocazione iniziale è tutto un programma: “Avvento è…attesa, attenzione all’altro, essere pronti alla chiamata”. Al centro del percorso è il tema del povero, del bisogno alimentare e della conseguente distribuzione. Una distribuzione che tenga in considerazione la dignità di chi se ne giova e di chi provvede.
Le comunità si fanno carico di questo aspetto, come di tutta l’azione della Caritas, innanzitutto attraverso la presenza dei volontari ma non solo. Dallo scorso anno i Consigli Economici delle nove comunità hanno preso la decisione di destinare alla Caritas una piccola quota annuale tenendo conto della conformazione di ciascuna comunità.
Questa scelta non toglie l’importanza del coinvolgimento personale anzi dovrebbe essere uno sprone perché ciascuno si faccia carico non solo del povero sconosciuto ma anche di quello della porta accanto.