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Vita Comunitaria

Francesco Freddi diacono

Giorno di grande festa per l'intera Diocesi e la comunità sermidese. Ancora posti sul sagrato

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Intervista a Francesco Freddi, seminarista, che domenica 18 aprile nella chiesa di Sermide sarà ordinato diacono.

Tra pochi giorni verrai ordinato diacono. Cosa comporta questo nella tua vita?

Sicuramente la conferma di un cammino da parte della Chiesa e delle comunità che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. È una prima scelta di vita definitiva, una conferma che d’ora in poi la mia vita sarà custodita nel Signore e che il mio cammino sarà per la gente. Sinceramente non so bene come tutto questo si concretizzerà, ma la fede, l’entusiasmo e le persone che mi sono vicine non mancano.

Qualcuno ha scritto che noi siamo anche figli degli incontri avvenuti nella nostra vita. Quali i più decisivi per te, che ti hanno portato a questa scelta?

Sono tantissimi, a partire dalla mia famiglia, i vecchi colleghi di lavoro, gli amici, molti sacerdoti, molte famiglie, citare le singole persone sarebbe un lavoro infinito, però c’è una cosa che mi ha sempre affascinato in questi incontri decisivi e che ha fatto la differenza per la mia vita: notare come in ognuna di queste persone ci fosse la passione e l’amore in quello che facevano, e come mettessero al centro i bisogni di chi gli stava vicino. Ho sempre tratto ispirazione da queste persone, sono stati degli esempi per me, e ciascuno mi ha lasciato un pezzettino che ha permesso col tempo di intuire che vale la pena spendere la propria vita, donare speranza, alleviare qualche sofferenza; ma soprattutto questa scelta è maturata per un profondo senso di gratitudine verso tutte queste persone e verso il Signore, come un bisogno di dover restituire nel tempo quello sto ricevendo.

Il diaconato indica una precisa opzione di vita, e cioè quella di mettersi al servizio degli altri per tutta la vita. Non ti fa un po’ paura questo “per sempre”?

Non ho ancora realizzato fino in fondo questa dimensione del “per sempre”, forse anche con un po' di sana incoscienza. Più che paura c’è una gran voglia di mettersi in gioco in questa scelta. Negli anni del seminario ho riflettuto molto sull’importanza di una scelta definitiva in generale. Ti permette di affrontare molti aspetti della vita, e di seguire non solo quelle strade che portano ad un appagamento personale, ma soprattutto affrontare le fatiche che possono però aprire a grandi opportunità. Non mi ha spinto sempre in questi anni la spiritualità o l’ardore del cuore, ci sono stati momenti di fiacca, e mi ha aiutato anche perseverare nella scelta con la convinzione che i doni sarebbero stati più grandi delle fatiche, e così è stato.  Poi non sono mai stato da solo in questo cammino, è un “per sempre” che sarà sempre in compagnia, in comunità e con il Signore. Insomma, al momento mi sembra che gli aspetti positivi di una scelta definitiva siano molti.

Il Vescovo Marco ha voluto che la tua ordinazione avvenisse nella tua comunità di provenienza. Che significato ha questo? 

È una cosa grandissima, indescrivibile, carica ancora di più il significato del ministero diaconale e la dimensione di Chiesa. Essere accompagnato dalle persone che mi conoscono da una vita fa capire come questa scelta, come altre scelte vocazionali, trovano significato proprio nella dimensione comunitaria, nelle relazioni. È una comunità che mi ha fatto crescere come persona e nella fede, e questo momento sarà anche un modo di ringraziare per ogni esperienza vissuta insieme.

Sei un giovane uomo, cosa ti senti di dire ai giovani che stanno cercando di dare un senso pieno alla loro vita?

Di non camminare da soli ma confrontarsi e mettersi in discussione, e di non cercare per forza la via senza fatiche. La cosa più bella è condividere con qualcuno il proprio cammino, le gioie e le difficoltà, farsi accompagnare. Ci sono sempre persone di buona volontà pronte ad ascoltare, a dare un buon consiglio, e ad aiutarci a vedere la realtà nella giusta prospettiva, perché spesso la nostra visione delle cose può essere limitata. 

Tutto questo io l’ho trovato in una Chiesa fatta di persone che ogni giorno mi accompagnano, spero che molti altri possano sperimentare questa accoglienza.

[La celebrazione sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi di Mantova.]

Diocesi di Mantova