CHIESA DELLA NATIVITÀ DELLA BEATA VERGINE MARIA DI QUATRELLE
La Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria tra la borgata di Quatrelle e il Po
Facciata della Chiesa della Natività della B.V. Maria dopo il restauro 2019-2022
Intitolata alla Natività della Beata Vergine Maria, la Chiesa Parrocchiale di Quatrelle è un imponente edificio che domina la piccola borgata situata nella punta sud orientale della provincia di Mantova e della Lombardia, ex frazione del Comune di Felonica, compresa nel Comune di Sermide e Felonica dal 2017.
La chiesa, gravemente danneggiata dagli eventi sismici del 2012, è stata oggetto di un importante intervento di ripristino e, dopo dieci anni, è stata riaperta ai fedeli con la celebrazione della messa solenne presieduta dal vescovo Marco Busca il 20 marzo 2022.
Quatrelle nasce come borgata dopo il 1311; dagli Statuti Bonacolsiani risulta infatti che, a quella data, il contado mantovano era suddiviso in cinque distretti e che Sermide e Felonica, compreso il borgo di Quatrelle, appartenevano al Primo Distretto in zona di confine tra Mantova e Ferrara delimitata a sud dal canale Fossalta. (1)
Cartolina anni 1950: la chiesa emerge dall’area boschiva che circonda la borgata di Quatrelle
Cartolina anni ’60: la chiesa settecentesca con il piccolo campanile della chiesa Trecentesca
La chiesa risale agli ultimi decenni del 1700: lo storico G. Mantovani ne data l’inaugurazione il 12 maggio 1793. (2) Fu edificata nell’area di una primitiva chiesa, risalente presumibilmente alla seconda metà del Trecento, di cui rimane il piccolo campanile, su un terreno golenale protetto da un argine a nord, dalla parte del fiume.
La presenza di una chiesa precedente è documentata in una mappa del Catasto Teresiano del 1777 (3) che ci indica la presenza di un edificio religioso diversamente orientato (est-ovest) rispetto a quello odierno, un oratorio eretto a chiesa parrocchiale nel 1575 secondo la documentazione dell’Archivio Storico Diocesano di Mantova. (4) Demolita la vecchia Rettoria, con licenza ottenuta dal Vescovo di Mantova nel 1791 da parte del parroco di Quatrelle, venne costruito il nuovo edificio. Una mappa del Catasto Lombardo Veneto, risalente al 1854, dimostra l’esistenza della nuova chiesa con l’orientamento attuale (nord-sud). (5)
Mappe del Catasto Teresiano del 1777 che documentano l’orientamento est-ovest della chiesa primitiva
Mappa del Catasto Lombardo-Veneto del 1854 che documenta
l’orientamento nord-sud della chiesa Settecentesca
Documento che indica il passaggio a chiesa parrocchiale del vecchio oratorio
L’edificio sembra voluto dal concorso della volontà di parroci e parrocchiani ma risulta difficile immaginare che una struttura così particolare sia sorta senza il concorso di altre forze, data appunto la sua maestosità, nell’ambito di una borgata allora certamente più abitata ma comunque piccola e in zona di confine. Ma forse la motivazione sta proprio qui, ossia nella posizione limitrofa ma strategica del paese posto nell’estremità orientale dell’ex ducato gonzaghesco. Ed è presumibile che, negli ultimi decenni del 700 a quasi cento anni di dominazione austriaca (l’imperatore d’Austria aveva assunto anche il titolo di Duca di Mantova), proprio il governo di Vienna abbia fatto avviare i lavori della nuova chiesa di Quatrelle che, in aggiunta ai compiti canonici, aveva quello di dare il saluto del Ducato di Mantova ai forestieri e ai passeggeri che varcavano il confine all’altezza della Grande Chiavica.(6) La ragione dell’imponenza della chiesa poteva quindi essere quella di segnalare l’ingresso nel ducato attraverso una costruzione monumentale contrastando la Rocca Possente di Stellata (Stato Pontificio) a circa 300 m. dal confine con Quatrelle (Ducato di Mantova) già costruita dagli Estensi alla fine del 1300 e ricostruita poi nella versione attuale a metà Cinquecento. Il confine che separava il Ducato di Mantova dallo Stato Pontificio, con relativi posti di polizia e dogane, era vicinissimo.
Mappe del Catasto Lombardo-Veneto che documentano la vicinanza di Quatrelle con la Rocca Possente di Stellata e lo Stato Pontificio
Veduta aerea che evidenzia la vicinanza di Chiesa e Rocca Possente
in zona di confine tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto
Si tratta di una chiesa singolare: una costruzione a pianta ottagonale con facciata neoclassica.
La struttura ad ottagono della chiesa di Quatrelle rappresenta una particolarità nel nostro territorio ma non per il resto dell’architettura religiosa in Italia. Partendo addirittura dal 500 d.C., con S. Vitale a Ravenna, la chiesa ottagonale la si trova in tutti i secoli e in ogni parte della penisola. Nel mantovano, datata tra il 1586 e il 1588, è presente una chiesa ottagonale di rilievo, quella della B. V. Incoronata di Sabbioneta. E’ evidente il significato simbolico dell’”otto”: per i cristiani è associato alla resurrezione di Gesù (nell’ottavo giorno) ed è talmente importante da imporre quasi la costruzione di questo tipo di chiesa. Una seconda motivazione può giustificare la costruzione di un edificio religioso insolito nella nostra zona, ossia una motivazione di tipo economico in quanto lo spazio interno è abbastanza contenuto e quindi di più semplice manutenzione; restano tuttavia a tutt’oggi non documentate le ragioni di questa scelta.
Disegni della pianta e copertura della chiesa
Disegno della facciata
Lo stile della facciata, tradizionalmente inteso come tardo barocco, è in realtà lo stile neoclassico che caratterizza l’area del Basso Mantovano. La chiesa di Quatrelle ricalca infatti, esternamente, le altre architetture religiose che si trovano lungo l’asta del Po: quelle di Bonizzo, Borgofranco e Carbonara. La novità da segnalare è che la facciata è in mattoni a vista, come la vicina Rocca Possente di Stellata, quasi ad evidenziare che le due strutture siano a guardia l’una della fede, l’altra del potere politico.
Un importante timpano viene sorretto da una struttura muraria caratterizzata da una grande finestra con una cornice ricurva che ne addolcisce l’aspetto. Nella parte sottostante si trova il portale d’ingresso sopra il quale, a scala molto più contenuta, viene richiamato il timpano superiore. A completamento, una seconda porta a sinistra e una finestra sovrastante. A destra il richiamo degli stessi elementi di sinistra ciechi.
Facciata della chiesa della Natività e particolare del timpano
Per una visione d’insieme si può iniziare l’osservazione dal portale d’ingresso sotto la cantoria dov’era collocato l’antico organo di questa chiesa dall’acustica molto buona. Si nota subito che il corpo centrale è a forma ottagonale e questo crea una leggerezza costruttiva che affascina il fedele guidato verso un profondo presbiterio, terminante con un’abside che ospita l’altare odierno e il vecchio coro ligneo.
Interno della chiesa e particolare del coro ligneo
L’Altare Maggiore nel 1960
Sull’aula ecclesiale si aprono due cappelle laterali le quali, sfondando le pareti, creano all’esterno una copertura che fa pensare ad una croce greca; questa pianta in realtà non esiste progettualmente e risulta quindi illusoria. Le cappelle ospitano due altari: la cappella di sinistra ospita l’altare della Madonna di Lourdes, caratterizzata dalla veste bianca e dalla fascia azzurra, che qui compare insolitamente incoronata; in quella di destra troviamo l’altare del Crocifisso. Ognuno di questi altari è impreziosito da un importante tabernacolo.
Cappelle laterali e altari: altare della Madonna di Lourdes e Altare del Crocifisso
L’altare del Crocifisso era ed è il più prezioso della parrocchiale.
La scritta sovrastante richiama la narrazione che lega la realizzazione di questo altare ad un evento reale, l’epidemia di colera del 1836 che imperversò in Italia e in tutto il Mantovano. Secondo la tradizione i Quatrellesi, spinti dal terrore, si aggrapparono alla speranza di un miracolo e portarono in processione un grande crocefisso ponendolo ai confini della borgata affinchè arrestasse l’epidemia. Il miracolo avvenne per cui esso fu riportato in processione solenne nella chiesa dove gli fu dedicato l’altare laterale di destra con la seguente scritta tuttora leggibile:
CHRISTO PRAESERVATORI QUATRELLENSIUM POPULUS A COLERAE MORBO LIBERATUS ANNO MDCCCLV EREXIT
Particolare della scritta sopra l’altare del Crocifisso
Sulle pareti dell’ottagono, laddove non sono presenti altari, si trovano quattro nicchie con le statue del Redentore, di Sant'Antonio da Padova, di San Luigi e di San Biagio.
Statua del Redentore
Statua di Sant' Antonio da Padova
Statua di San Luigi Gonzaga
Statua di San Biagio
Essendo una chiesa di impostazione neoclassica, la ricchezza delle decorazioni novecentesche altera la purezza stilistica dell’edificio in favore di una sensibilità più popolare data da capitelli, cornici, fregi, stucchi e diversi dipinti murali.
La maggior parte degli interventi decorativi come la rappresentazione della Santissima Trinità nel catino absidale, le raffigurazioni dei Santi Pietro e Paolo presenti ai lati del presbiterio e le immagini di altre sante (Santa Lucia, Santa Teresa, Santa Caterina da Siena, Sant' Agnese,) è stata realizzata dal pittore Sermidese Anselmo Baldissara. Il catino absidale è ulteriormente avvalorato da un’iscrizione presente nel fregio, risalente al 1903 (EXORNATUM EST MCMIII PCN).
Questi interventi non sono di particolare preziosità tuttavia essi conferiscono un decoro complessivo importante per il mondo rurale in cui è inserita la chiesa, capace di rafforzare fede e spiritualità.
La piccola porta che si apre a sinistra dell’ingresso conduce al Battistero dove sono attualmente collocate, oltre al fonte battesimale, due lapidi dedicate ai caduti di Quatrelle (tredici della prima guerra mondiale e sette della seconda).
San Pietro
San Paolo
Santa Lucia
Santa Agnese
Santa Teresa
Santa Catharina
Le decorazioni del Catino Absidale
La decorazione del catino absidale di A. Baldissara 1903
Particolare della Sant.ma Trinità nel catino absidale
Particolare dell’arco trionfale
Decorazione della cupola
Particolare della cantoria
La chiesa non ha opere di rilevante pregio, anche a seguito dei danni sismici e di piccoli furti avvenuti nel tempo. Tuttavia sono presenti tre dipinti di buona fattura: il quadro della Natività della Beata Vergine con Sant' Anna e Maria Bambina, di autore sconosciuto ma databile alla metà del 1800, situato a guisa di pala d’altare nell’abside, e due quadri ricollocati nella presumibile posizione originale, recentemente recuperati dalla restauratrice locale E. Malagò.
Si tratta di due grandi tele, posizionate sulle pareti ai lati dell’ingresso principale, nella controfacciata: sul lato destro il dipinto di San Carlo Borromeo in adorazione della Croce, di autore ignoto, databile nella 2a metà del XVIII sec.; sul lato sinistro il quadro della Santa, angeli e cherubini, rappresentati di lato alla figura centrale della Santa, una riproduzione su tela di autore ignoto. Le due tele sono entrambe corredate di cornice rettangolare dorata e dipinta.
Inoltre sono presenti due bei tabernacoli settecenteschi, il crocifisso posto sull’altare ad esso dedicato, 2 croci processionarie e un leggio “da monastero” (posto in sacrestia).
Quadro della Natività della Beata Vergine con Sant' Anna e Maria Bambina
San Carlo Borromeo
Santa, angeli e cherubini
I tabernacoli dei due altari laterali
Il Crocifisso collocato nell’omonimo altare
Le statue presenti sono in legno dipinto ancora in buon stato di conservazione nonostante i danni dell’umidità e del tempo. Possiamo vedere: una statua della Madonna Immacolata, collocata sulla destra entrando, una statua della Madonna Addolorata nella cappella di sinistra, una del Cristo benedicente e le statue dedicate ai santi: San Luigi, Sant' Antonio da Padova e San Biagio, il protettore di Quatrelle.
Statua della Madonna Immacolata
La Via Crucis è formata da14 stampe di origine francese di fine Ottocento
Alcune stazioni della Via Crucis
Oggi la chiesa non ha oggetti rilevanti ma presso il museo Diocesano Francesco Gonzaga di Mantova sono depositati (dal 1983-’84) due oggetti sacri di valore provenienti dalla Parrocchiale di Quatrelle: una pisside in argento e metallo dorato del XIX sec., copia delle pissidi tardo cinquecentesche con coppa larga e schiacciata e coperchio a doppia bombatura e un turibolo in rame (sec. XV-XVI)
Pisside in argento e metallo dorato presso il Museo F. Gonzaga (MN)
Turibolo rame conservato presso oil Museo F. Gonzaga (MN)
Tra gli elementi di valore, in quanto originali di questo luogo di culto e costruiti con molta perizia, vanno senz’altro annoverati gli arredi quasi tutti presumibilmente in legno di abete. Si tratta di arte povera databile ai primi decenni dell’ottocento che ha retto ai danni del tempo. Si possono annoverare: 32 banchi, 2 inginocchiatoi, 2 bacheche, un grande armadio posto in sacrestia in cui sono custoditi diversi abiti talari. Ogni pezzo è stato ripulito e ricollocato nella chiesa.
Dopo i danni causati dal terremoto del 2012 e il lungo percorso per l’approvazione e autorizzazione del progetto di ripristino avvenuta nel luglio 2019, i lavori di recupero sono iniziati nel giugno 2021 e conclusi nel marzo 2022. (Link Restauri)
La chiesa è stata riaperta ai fedeli con la celebrazione della messa solenne presieduta dal vescovo Mons. Marco Busca il 20 marzo 2022. L’evento ha segnato un atto importante di ripresa del culto “in un luogo caro all'intero territorio”, un piccolo gioiello incastonato nei confini di tre regioni.
Eloquente è l’auspicio dell’Unità Pastorale la Riviera del Po ad inizio lavori: “Quatrelle, con la sua chiesa, può essere considerata una delle porte della Lombardia. Ci piace pensare che appena entrati nella nostra regione i visitatori possano trovare un piccolo gioiello posto a segno di una fede cristiana semplice ma tenace, come quella di chi abita questa nostra terra”.
1) Giovanni Freddi, Felonica-Storia Documenti, Comune di Felonica,1996
2) Gaetano Mantovani, Il Territorio Sermidese e Limitrofi, stab. Fr Cattaneo, 1887
3) Mappa del Catasto Teresiano presso l’Archivio di Stato di Mantova
4) Documento presente presso l’Archivio Storico Diocesano di Mantova
5) Mappa del Catasto Lombardo Veneto presso l’Archivio di Stato di Mantova
6). G. Freddi Op cit.
Altri archivi e opere consultate
-Archivio Parrocchiale di Sermide
-A. Portioli, Le chiese dipinte del mantovano, Mantova, 1882
-V. Matteucci, Le chiese artistiche del mantovano, Mantova 1902